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Russula velutipes Velen. 1920

Russula velutipes Velen. 1920

foto 230
Foto: Petra Korlevic
(Da: it.wikipedia.org)

Phylum: Fungi Linnaeus, 1753

Classe: Agaricomycetes Doweld, 2001

Ordine: Russulales Kreisel ex Kirk P.M., Cannon P.F. & David J.C., 2001

Famiglia: Russulaceae Lotsy, 1907

Genere: Russula Pers., 1796

Descrizione

È un fungo invernale che si sviluppa a gruppi cespitosi, saprofita ma anche parassita di latifoglie o più raramente di conifere. Cappello 3-6 cm di diametro, da emisferico a convesso e alla fine pianeggiante o depresso, è poco consistente e fortemente elastico, quasi gommoso, di un bel colore giallo-arancio più scuro al centro e sfumato al margine, che si presenta dapprincipio involuto e poi disteso, ondulato ed irregolare, visibilmente striato. Brillante e quasi vischioso a tempo umido. Lamelle adnato-smarginate, quasi libere al gambo, ventricose, bianco crema-paglierino, intervallate da lamellule, si macchiano di bruno-ruggine nel fungo adulto. Gambo lungo 5-9 cm, sottile e cilindrico, flessuoso ed irregolare concolore al cappello nella parte superiore ed ornato da velluto più scuro verso il piede (da cui il nome), duro, cartilagineo, talvolta eccentrico, radicato. Carne giallina, sottile ed elastica nel cappello, fibrosa e tendente al bruno nel gambo. Odore: poco percettibile, di geranio. Sapore: gradevole. Spore 7,5-10 x 3,5-4,5 µm, ellissoidi subcilindriche, lisce, ialine, non amiloidi, acianofile, bianche in massa. Basidi 35-40 x 4-5 µm, tetrasporici, clavati. Cheilocistidi 45-65 x 10-15 µm, sparsi, fusiformi o clavati, con l'estremo arrotondato, lungo peduncolo basale. Dermatocistidi 50-120 x 6-10 µm, subcilindrici, con parete spessa 0,5 µm. Commestibile discreto, ma apprezzato per il periodo di crescita e per la diffusa possibilità di incontro; utilizzabile solo il cappello. Commestibile solo bollito (ma si può anche ricuocere); da crudo è tossico e anche con esito letale. Etimologia: dal latino villutus = villoso e pes = piede, cioè gambo vellutato, per l'aspetto vellutato del suo gambo.

Diffusione

Vive cespitoso anche in grandi colonie saprofita o a spese di fusti vivi di latifoglie quali olmo, pioppo o frassino, salice, raramente su conifere dall'autunno avanzato all'inizio della primavera.

Sinonimi

= Agaricus velutipes Curtis, Fl. Londin. 2: tab. 213 (1782) = Collybia eriocephala Rea, in Smith & Rea, Trans. Br. mycol. Soc. 3: 46 (1902) = Collybia veluticeps Rea, Trans. Br. mycol. Soc. 1(4): 157 (1900) = Collybia velutipes (Curtis) P. Kumm., Führer Pilzk.: 116 (1871) = Collybidium velutipes (Curtis) Earle, Bulletin of the New York Botanical Garden 5: 428 (1909) [1906] = Gymnopus velutipes (Curtis) Gray, A Natural Arrangement of British Plants (London) 1: 605 (1821) = Myxocollybia velutipes (Curtis) Singer, Schweiz. Z. Pilzk. 17: 72 (1939) = Pleurotus velutipes (Curtis) Quél., Flore mycologique de la France et des pays limitrophes (Paris): 334 (1886).


04713 Data: 02/08/1992
Emissione: 50esimo anniversario della morte di Sir Baden-Powell fondatore degli Scout
Stato: Madagascar